Attenzione a mangiare cavolo: ecco cosa può accadere al nostro organismo

Il cavolo fa parte della grande famiglia delle brassicacee, anche conosciute come crucifere. Quello che contraddistingue il cavolo è la sua peculiarità di avere le foglie esterne lisce, incavate e serrate a protezione di quelle che sono le foglie più giovani. Proprio questo da vita a quella palla compatta che si definisce cappuccio, da cui deriva cavolo cappuccio.

I valori nutrizionali del cavolo fanno capire che parliamo di un prodotto dell’orto che non può scarseggiare né sulle nostre tavole né in un regime alimentare di qualunque tipo, anche nel caso in cui si segua una dieta. I cavoli, difatti, così come tutti le verdure che fanno parte della famiglia delle crucifere, posseggono un elevato contenuto di fibre e minerali, elevate quantità di vitamine e, pertanto, hanno delle ragguardevoli proprietà antiossidanti e attuano un ruolo parecchio rilevante nella prevenzione dei tumori.

Attenzione a mangiare cavolo: ecco cosa può accadere al nostro organismo

Accresciuta è anche la misura di zolfo che si trova in tali ortaggi che conferisce al cavolo e alle altre crucifere quel tipico odore che per alcuni è molto fastidioso. Per ovviare al problema, basta aggiungere in cottura aceto o limone, anche se si deve sottolineare che i cavoli andrebbero consumati in prevalenza crudi, in modo tale da poter avvalersi dei tantissimi benefici per la propria salute. In tale modo, infatti, non si vanno a danneggiare le vitamine.

Ulteriormente, il cavolo è un grandissimo antinfiammatorio naturale. Rammentiamo che le infiammazioni sono alla base di differenti patologie come, ad esempio, artrite, malattie cardiache e malattie autoimmuni. Proprio per guerreggiare e allontanare tale possibilità, si suggerisce di consumare del cavolo, che è un valevole antinfiammatorio naturale, in grado anche di alleggerirele patologie infiammatorie. Poi il cavolo ostacola l’ipertensione, grazie all’acido glutammico. Appunto per questo, se si pena di pressione bassa, questo alimento è sconsigliato, specialmente in dosi massicce, perché potrebbe condurre non pochi problemi.

Anche in tale caso, quindi, si consiglia di chiedere al proprio medico curante se eliminare del tutto il consumo di cavolo o limitarlo. Infine, il cavolo contiene numerose purine, che possono trasformarsi in acido urico. Per tale motivo non dovrebbero consumarne quelli che patiscono di gotta o calcolosi.

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Cinzia Arienzo
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