Anche se per molti ancora oggi il contesto dei videogiochi è percepito almeno esternamente come “qualcosa da bambini”, i numeri e le ingenti risorse destinate non solo in ambito economico ma anche creativo, con numerose produzioni legate al mondo dell’intrattenimento che derivano proprio dal contesto videoludico attuale, che deve in buona parte il successo grazie a prodotti e brand antecendenti come la prima Playstation di Sony, nota soprattutto come PS1.
Ha venduto la sua vecchia PS1 ed è diventato ricco: “pazzesco”
Sony può infatti considerarsi una delle aziende maggiromente “potenti” ed influenti del mercato videoludico, assieme a Microsoft e Nintendo, anche grazie al debutto “col botto” operato nella prima metà degli anni 90 con la rivoluzionaria Playstation, che ha influito parecchio sul modo di “fare console” ma anche su tutto il contesto dell’hardware e del software, che ai tempi ha “svecchiato” questi concetti.
Sony per tanti anni ha infatti solo collaborato con le aziende del settore, fino a presentare la propria personale console, dotata di un nuovo hardware ed una forma di software che già ai tempi rendeva lo sviluppo di videogiochi qualcosa di meno complicato e macchinoso anche nell’ambito delle conversioni. Nell’intero ciclo di vita della PS1 sono stati prodotti quasi 8000 titoli, una vera enormità che è solo parte della testimonianza della diffusione numerica (oltre 100 milioni di PS1 prodotte) e culturale della console, che è stata la prima storica per tantissimi italiani e non solo.
Oggi la prima versione, quella più conosciuta di aspetto rettangolare, vale se in ottimo stato una cifra mai inferiore ai 35-40 euro, se ovviamente munita di cavetteria originale e gamepad, mentre la PSOne, sensibilmente più rifinita e compatta, riconoscibile dall’aspetto arrotondato, vale almeno il doppio se in condizioni particolarmente buone, fattore da non sottovalutare e che spesso incide in tal senso sulla valutazione finale dell’esemplare.
Altre persone che hanno conservato la propria console praticamente “intatta” con tanto di scatola e confezione originale, hanno guadagnato anche centinaia di euro.
