Quando mangi carciofi fai molto attenzione a questa cosa: FOTO

Il carciofo, come ben sappiamo, fa parte della famiglia delle Asteraceae, è coltivata in Italia e in altri Paesi soprattutto per impiego alimentare e, in secondo luogo, a scopo medicinale. Consumare i carciofi ci consente di godere di tanti benefici, sono dei pregiati alleati per la nostra salute, soprattutto se mangiati crudi. Uno dei principi attivi, che rendono i carciofi così benefici per la nostra salute, è la cinarina. Parliamo di un particolare acido che è racchiuso nelle foglie del carciofo e che spinge la diuresi, è parecchio valido anche per raffinare il fegato. Ulteriormente, aiuta a diminuire i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue. I carciofi però sono croce e delizia, spine e sapore. La misura di ricette che si possono fare è infinita, così come le variabili nelle tradizioni locali e locali.

Quando mangi carciofi fai molto attenzione a questa cosa: FOTO

Una sola cosa hanno in comune tutti i piatti con i carciofi ovvero la preparazione. Che è la base di tutto, e il punto in cui si possono fare degli errori. I carciofi, che siano di grandi o piccole dimensioni, che siano mammole o altro tipo, godono di una caratteristica, ovvero si anneriscono appena tagliati. Ciò scaturisce dall’ossidazione, cioè dalle fibre che entrano a contatto con l’aria. L’ossidazione non comporta problemi né di sapore né di sicurezza, però quel nero è bruttino a vedersi.

La prima cosa da fare, ancora prima di prendere i carciofi dalla busta del fruttivendolo, è preparare l’acqua acidulata, difatti una ciotola piena per tre quarti di acqua ben fredda e con il succo di mezzo limone dentro. Così man mano che lavate e tagliate i carciofi, li si deve mettere in ammollo nell’attesa degli altri. In compenso, rispetto allo scarto consueto che si fa, i gambi non vanno assolutamente buttati. Questi infatti sono teneri e dolcissimi, secondo alcuni addirittura la parte più buona del carciofo. Però, anche quest’ultimi vanno puliti. Spellandoli, stavolta, con cura e delicatezza, per arrivare al noto delicato cuore di questo ortaggio.

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