In Italia l’arrivo dello stipendio viene certificato in quasi tutti i casi dalla busta paga, una forma di documentazione che nominalmente acquisisce il proprio nome dalla “vera” busta impiegata fino a non troppi decenni fa per “distribuire” il denaro inerente alla prestazione lavorativa, mentre più recentemente si considera con questa tipologia di nome un documento che certifica anche una più diversificata e profonda applicazione. Ma come si legge la busta paga?
Come si legge la busta paga? Ecco la guida passo-passo
La busta paga è spesso un po’ complicata da comprendere appieno, sia perchè non è chiarissima per tutti ma anche perchè la funzione comune è quella di offrire una sorta di riepilogo dei giorni di lavoro e quelli di ferie oltre allo stipendio.
I dati presenti invece sono molti di più, inerenti anche allo sviluppo di informazioni molto diversificate, a partire da quelle anagrafiche fino a quelle fiscali.
La parte in alto infatti fa riferimento alle varie forme di identificazioni del lavoratore e quelle del datore di lavoro come cognome e nome, posizione INAIL e INPS, numero di matricola aziendale, data di assunzione ed eventuale data di fine rapporto, tipo di CCNL, qualifica e mansione. Presente nella stessa area anche l’importo corrispondente alla paga base (o minimo tabellare) e l’E.D.R. (Elemento Distinto della Retribuzione) che è un importo mensile pari a 10.33 euro fissi per tutti i lavoratori, compresi i dirigenti.
La parte centrale è relativa al calcolo dei giorni di lavoro effettuati nel mese di riferimento ma anche gli straordinari, i premi e la retribuzione indiretta, cioè i giorni di ferie goduti, i permessi, le festività, la malattia, l’infortunio, ecc.
La parte inferiore è relativa al calcolo dei contributi e dei dati fiscali come l’imponibile fiscale, l’imposta lorda IRPEF, l’imposta netta IRPEF, le detrazioni d’imposta, totale trattenute IRPEF, addizionali IRPEF.. I contributi sono regolarmente “divisi” tra datore di lavoro e lavorante, ma sono anche presenti altri dati come il calcolo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto).
