Il burro costituisce una parte importante dell’alimentazione indifferentement dal contesto, che può essere quello dei prodotti rustici fino a quelli dolciari, in quanto costituisce la parte “grassa” del latte, ottenuto attraverso un processo di lavorazione che è cambiato poco nei secoli anche se oggi viene sviluppato tramite la meccanizzazione. Il burro nelle ultime decadi ha dovuto combattere una forma di diffuso “scetticismo” in merito all’aspetto salubre, anche a colazione, contesto naturale. Ma mangiare burro a colazione fa bene o male?
Mangiare burro a colazione fa bene? Ecco cosa dice l’esperto
Ciò che spaventa del burro è indubbiamente la natura stessa del prodotto che è praticamente composta dalla parte grassa del latte. Anche tecnicamente per essere chiamato tale, il burro deve essere costituito da almeno l’80 % di grassi.
Questo ha portato una sorta di “campagna denigratoria” nei confronti del burro che è ovviamente composto da grassi e ciò comporta un potere calorico molto importante, superiore alle 700 calorie per etto.
Il resto del contenuto del burro è essenzialmente acqua (circa il 15 %), condito da un apporto limitato di proteine e vitamine. Si tratta comunque di un prodotto naturale, che in realtà nelle dosi giuste è addirittura benefico per il cervello ed il resto dell’organismo.
Infatti un apporto limitato, pari a 10 grammi al giorno, da consumare a colazione, apporta un contenuto di acidi grassi a catena corta che possono essere direttamente utilizzati dal tessuto muscolare e dal cervello che sono estremamente utli per la maggior parte delle persone, ovviamente chi soffre già di problematiche come il colesterolo dovrebbe quantomeno consultare il proprio medico prima di esagerare.
Tuttavia il burro fa sostanzialmente “meno male” di derivati simili, ma di origine vegetale come la margarina che al contrario sono sottoposti ad un processo di raffinazione che rendono questo alimento ancora meno salutare.
In sostanza quindi si, il burro a colazione fa bene, nei limiti ovviamente.
