I bonifici corrispondono ad una delle primissime tipologie di trasferimento di denaro che non fa ricorso a “moneta fisica” ma che viene sviluppata esclusivamente in modo “telematico” , oggi tra leeee più diffuse ed “incentvate” anche da governi e istituti di credito, anche grazie alle metodologie che mettono a disposizione bonifici online.
Quando fai bonifici online fai attenzione a questa cosa: ecco perché
Il bonifico infatti rappresenta la scelta più sicura ed affidabile in termini di affidabilità e tracciatura, il che rende impossibile sfuggire ai controlli degli stati e rende anche maggiormente complicato non poter rintracciare un pagamento in entrata ed uscita. La diffusione dei bonifici online è stata incentiva anche dalle numerose tipologie di carte conto e carte prepagate, forme estremamente comuni e diffuse in tutto il mondo di strumenti di pagamento elettronico in quanto è sufficiente la presenza di un IBAN per inviare e ricevere denaro in questa maniera.
Nel corso del tempo il bonifico è stato ottimizzato e diversificato così da aumentarne la rapidità e l’efficienza: la forma di bonifico più utilizzata in Europa è quello SEPA, maggiormente rapido rispetto a quello che funziona al di fuori dell’area SEPA.
Quando si effettua un bonifico online bisogna comunque tenere conto del fattore “umano” in quanto è sempre possibile incappare in problemi. Ad esempio, una forma molto comune oggi è costituita dal bonifico istantaneo, che funziona presso i paesi del già citato gruppo SEPA e che permette la ricezione immediata di un pagamento, indifferentemente dal giorno, ora e dall’importo. Tuttavia questa forma di bonifico non è tracciabile quindi un eventuale “destinatario” potrebbe effettivamente approfittarne per non segnalare come ricevuto il pagamento (ecco perchè l’istantaneo va utilizzato in maniera giudiziosa).
L’Unione Europea inoltre consiglia di valutare con attenzione i bonifici presso nazioni extra Europee che non sono regolamentate da leggi particolarmente stringenti a tutela del mittente. Tra i “paesi rischio” vanno segnalati: Afghanistan, Arabia Saudita, Bahamas, Botswana, Corea del nord, Etiopia, Ghana, Guam, Iran, Iraq, Libia, Pakistan, Panama, Portorico, Samoa, Samoa americane, Sri Lanka, Siria, Trinidad e Tobago, Tunisia, Isole Vergini americane e Yemen.
