Ogni quanti giorni lavare l’intimo? ecco lo studio shock

Dal momento che la biancheria intima è a contatto diretto con la pelle, il ciclo di lavaggio deve eliminare completamente non solo il sudore e le macchie ma anche i batteri.  Ci cambiamo gli slip ogni giorno, il reggiseno un pò più tardi dopo averlo indossato un poco di più. Di tutti i capi di vestiario, la biancheria intima è perciò quella che viene centrifugata più spesso nella lavatrice.

Lavaggio degli indumenti intimi

Lavare gli indumenti intimi è una operazione piuttosto delicata per una serie di motivi. La lingerie femminile, si sa, spesso è impreziosita da pizzi o ricami che richiedono una cura particolare. Inoltre, tessuti come seta e cotone spesso si utilizzano in combinazione con altri materiali delicati, oltre al fatto che stampe e colori talvolta anche accesi richiedono lavaggi appropriati. Anche l’aspetto igienico non è però da trascurare. L’abbigliamento intimo infatti si trova a contatto con parti del corpo delicate e la trasmissione di batteri può essere più facile oltre che più pericolosa.

Per quanto riguarda il suo lavaggio occorrerebbe pensarci due volte prima di detergerla con un semplice ciclo da 30 gradi. Molteplici dubbi ci assalgono quando siamo in procinto di  fare la lavatrice. Se non riusciamo a riempire il cestello dividendo i capi, tra bianchi, scuri e delicati, spesso finiamo per mettere tutto insieme. Scegliendo un programma che, alla meno peggio, darà una lavata a tutto.

Studio shock su ogni quanti giorni lavare l’intimo

Uno studio, pubblicato sul Journal of Infection, dell’Università dell’Arizona, dimostrerebbe che i lavaggi abituali, in lavatrice, non sono sufficienti per restituire capi igienizzati, neanche se più frequenti. Parrebbe che mediamente nella biancheria intima dopo il lavaggio si possano ancora trovare alcuni residui di germi. Alcuni microrganismi non vengono eliminati del tutto dai detergenti né dai lavaggi in acqua a basse temperature.

Dunque, per quanto i capi possano sembrare puliti e profumati, si tratta di un’impressione non del tutto corretta poiché, nessuno è in grado di accorgersi della sporcizia ancora presente nei tessuti. Il lavaggio della biancheria intima richiede dunque prassi igieniche accurate per evitare che la diffusione dei batteri possa causare danni alla salute.

Sicuramente si, ai lavaggi frequenti ma a più alte temperature. No a 30 gradi ma, a 60 gradi. Separare i capi intimi da altri tipi di indumenti. Lavare la biancheria intima per ultima. Detergere il cestello della lavatrice dopo il lavaggio. Non lasciare il bucato nella lavatrice, dopo il lavaggio. Lasciare asciugare il bucato all’aria aperta.

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