Intimo e acari: lava la tua biancheria con questa frequenza

Lavare gli indumenti intimi è una operazione piuttosto delicata per una serie di motivi. La lingerie femminile, si sa, spesso è impreziosita da pizzi o ricami che richiedono una cura particolare. Inoltre, tessuti come seta e cotone spesso si utilizzano in combinazione con altri materiali delicati, oltre al fatto che stampe e colori talvolta anche accesi richiedono lavaggi appropriati. Anche l’aspetto igienico non è però da trascurare. L’intimo infatti si trova a contatto con parti del corpo delicate e la trasmissione di batteri può essere più facile oltre che più pericolosa.

Lavaggio della biancheria intima: modalità

Il lavaggio della biancheria intima richiede dunque prassi igieniche accurate per evitare che la diffusione dei batteri possa causare danni alla salute. Separare i capi intimi da altri tipi di indumenti: il lavaggio della biancheria intima dovrebbe essere fatto in un ciclo dedicato per evitare che i germi presenti si diffondano agli altri capi. Il lavaggio della biancheria intima è preferibile tenerlo per ultimo e separato dal resto degli indumenti. In questo modo gli altri capi non verranno inseriti nel cestello dove potrebbero essere rimasti batteri del lavaggio precedente. I lavaggi dell’intimo andrebbero fatti subito dopo che i capi sono stati utilizzati. Infatti, più rimangono nel cestone della biancheria sporca, più il rischio di diffondersi e contaminare altri capi è elevato. Meglio, anche, non lasciare questi indumenti a contatto con capi di tipo diverso, come tovaglie e asciugamani.

Frequenza dei lavaggi della biancheria intima

Per biancheria intima intendiamo indumenti che sono a stretto contatto con una zona delicata del nostro corpo, ambiente ideale per la proliferazione dei batteri, germi e acari. Per questa ragione, il ricambio di biancheria intima, così come l’igiene, deve avere una cadenza quotidiana. La cosiddetta “flora microbica” delle zone intime, infatti, si trasferisce ai vestiti tramite sfregamento. Su di essi prolifera, si accumula, e con il passare delle ore finisce per produrre il classico cattivo odore. Un motivo in più, questo, per lavare i capi intimi con una certa frequenza.

In presenza di acari nella biancheria intima occorrerà lavarla a temperatura superiore ai 60°. Tutto ciò permetterà di uccidere tutti gli acari. Anche pigiami e biancheria per il letto dovranno essere lavabili in acqua, perché il lavaggio a secco non riuscirebbe ad eliminare bene le particelle allergizzanti. Particolarmente efficace contro questi parassiti si dimostra l’olio essenziale di lavanda che potrebbe essere applicato prima di lavare gli indumenti. Basterà vaporizzarlo su tutte le superfici da trattare per poi trasferire i capi intimi in lavatrice.

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Grazia Benfante
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