In quali casi è meglio mangiare aglio? Ecco la lista completa

Aderente alla famiglia delle Liliacee, l’aglio è una pianta la cui genesi si perde nel ricordo del tempo. Le dichiarazioni più primitive risalgono addirittura a 3000 anni a.C., nell’antico Egitto. Difatti l’aglio era parte primaria della dieta quotidiana, soprattuttodei costruttori di piramidi, per accrescere la forza e conservare la salute. Non tutti sanno poi che l’aglio esalta numerose proprietà benefiche, grazie al suo potere antibatterico e antisettico.

In quali casi è meglio mangiare aglio? Ecco la lista completa

Per ottenere il massimo rendimento, soprattutto in determinate situazioni, a pieno i benefici va mangiato crudo e a stomaco vuoto. La cottura potrebbe difatti ridurne le proprietà e quando si è a digiuno la virtu’ dell’aglio di attuare un’azione antibiotica è al massimo. L’aglio aiuta a rafforzare la circolazione sanguigna e la pressione, impedendo disturbi cardiovascolari, diabete e colesterolo.

Facilita la buona digestione, guerreggia la nausea, conserva perfettamente operanti fegato e vescica. Suggerito in caso di diarrea, l’aglio facilita difatti lo sviluppo di un’adatta flora batterica enterica. Opera anche sull’umore, rivelandosi valida per mantenere sotto controllo lo stress e il nervosismo, dal momento che facilita la produzione da parte essere vivente di serotonina, che viene generalmente nominato l’ormone della felicità.

Come già detto prima, l’aglio è un antibatterico di genesi naturale per via dell’allicina, un principio attivo in grado di avere la meglio su virus, funghi, parassiti, vermi e tossine, appoggiando così la salutee la disintossicazione. Consolida il sistema immunitario, in modo da separare malanni di stagione, come raffreddori, influenza, tosse e affezioni delle vie respiratorie. Come se non bastasse, il fatto di essere un antiossidante permette all’aglio di rallentare l’azione dei radicali liberi, rallentando il decadimento cellulare. Secondo uno studio cinese, consumare aglio crudo due volte a settimana diminuisce materialmente il rischio di contrarre il cancro ai polmoni.

Sembra ulteriormente che la sua azione protettiva e rafforzante nei confronti dell’intestino, cooperi a ridurre la possibilità di cancro all’intestino. Infine, vi diciamo che è meglio non esagerare con la quantità di aglio mangiata per evitare di stizzire le pareti intestinali. Va schivato in caso di gastrite, ulcera peptica, anemia. È bene sapere che diversi individui ne sono allergici e che potrebbe far male con diversi farmaci, come gli anticoagulanti.

Aglio

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Cinzia Arienzo
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