Quante volte si può mangiare il pomodoro? Ecco cosa dice l’esperto

Il pomodoro selvatico, o Solanum racemigerum, è nativo del Sudamerica occidentale. Giunto in America centrale, fu messo a piantagione dai Maya, i quali accrebbero il frutto nella forma più grande che amiamo oggi, a sua volta accolto dagli Aztechi, che lo coltivarono nelle zone meridionali del Messico. Fu qui che Hernán Cortés lo vide nel mentre dell’occupazione della regione, fra il 1519 ed il 1521.

Dal Messico i semi arrivarono in Spagna al seguito di coloni e missionari, utilizzando il termine tomatl utilizzato dagli indigeni, chiamarono tomate il nuovo frutto. I dizionari fissano intorno al 1532 la prima attestazione in spagnolo della parola tomate.

Quante volte si può mangiare il pomodoro? Ecco cosa dice l’esperto

Grazie a un grande ed accresciuto contenuto di acqua, il pomodoro partecipa a una buona idratazione, è diuretico, ostacola la ritenzione idrica e diminuisce l’apporto calorico totale. Racchiude tanto potassio, valido per conservare la pressione arteriosa nei limiti e rilevante soprattutto per la praticitàmuscolare e gli scambi cellulari. Ulteriormente racchiude pochi zuccheri e una buona dose di vitamina C dall’effetto antiossidante, che appoggia il buon meccanismo del sistema immunitario.

Altri componenti importantissimi del pomodoro sono fosforo, magnesio, calcio e sodio. La vitamina C si assorbe meglio consumando il pomodoro crudo, all’opposto il licopene se viene cotto la stessa temperatura rompe le pareti cellulari dandole una consistenza più fruibile. Un ottimo consiglio da darvi è quello diversare sul pomodoro cotto un filo di olio extravergine d’oliva aggiunto crudo per conservare intatte anche le proprietà del condimento. Per le sue peculiarità organolettiche, il pomodoro può essere consumato in grand abbondanza. Ovviamente va specificato che bisogna farlo senza esagerare.

In caso contrario si rischiano bruciori di stomaco difatti ricordiamo il pomodoro è comunque acido e problemi renali ciò per l’elevata percentuale di potassio, ossalati e acqua. La dose ideale, per non ricevere nessun problema, è il pari di un terzo di una tazza di pomodori al giorno.Evitate di mangiare pomodori in caso di una allergia distinta e di una intolleranza alla famiglia delle Solanacee o di una allergia al nichel, elemento che troviamo in questo risaputo ortaggio.

Infine se penate di acidità di stomaco, gastrite o reflusso dovete fare attenzione al consumo di pomodori perché può peggiorarne i sintomi. La raccomandazione è di non superare la dose giornaliera massima di 200g di pomodori.

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Cinzia Arienzo
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