Perchè i piatti puliti hanno gli aloni: ecco gli errori da non fare

Lavare i piatti è una di quelle attività che per qualcuno potrebbe essere piacevole, ma per altri un’incombenza di cui fare volentieri a meno. In ogni caso mettendo in pratica determinate abitudini e utilizzando gli strumenti giusti, il lavaggio delle stoviglie si rivela non solo più veloce, ma anche meno faticoso, assicurando al contempo un risparmio idrico e risultati professionali.

Il lavaggio dei piatti

Molti sono convinti che per lavare i piatti basti semplicemente procurare spugna, strofinaccio, scolapiatti e paglietta. In realtà, ogni accessorio ha uno specifico scopo e deve essere usato in modo opportuno. La prima cosa da fare è usare spazzola per rimuovere lo strato grossolano di sporco depositato sulle stoviglie. In genere la spazzola presenta un lato con setole morbide e uno con setole rigide, utile per togliere in modo semplice i residui di cibo più ostinati. Successivamente bisogna passare una spugna imbevuta con il detersivo per i piatti, per sgrassare ed asportare lo sporco più leggero. La paglietta in metallo, invece, viene consigliata per togliere le tracce più incrostate e i cibi bruciati, ma bisogna fare molta attenzione perché i fili metallici possono graffiare gli oggetti in ceramica e rovinare in maniera irrimediabile i rivestimenti antiaderenti delle pentole.

Molti non sanno che le stoviglie devono essere lavate rispettando un preciso ordine, per ottenere livelli di pulizia ottimali e al pari di quelli di una lavastoviglie. Si parte dalle posate, che sono entrate a contatto con la bocca e richiedono un lavaggio con acqua calda e sapone, proprio per eliminare a fondo batteri e unto. Successivamente si passa ai bicchieri e alle tazze, per arrivare alle padelle, pentole e piatti. Consigliamo di pulire per bene tutti gli oggetti usati per il lavaggio dei piatti, ad esempio con una soluzione a base di aceto e bicarbonato. Importante è anche cambiare questi accessori, in genere dopo qualche settimana.

Errori da non fare: piatti puliti con aloni

Le cause più comuni dei residui bianchi o aloni sulle stoviglie a fine lavaggio sono due: eccessivo calcare nell’acqua e corrosione. I lavaggi con acqua a temperature elevate, combinati all’utilizzo di detersivi poco adatti e scarsa qualità della ceramica o porcellana, sono tutti fattori che contribuiscono alla corrosione del piatto stesso, fenomeno che fa perdere la naturale brillantezza, rendendoli opachi e con aloni che difficilmente vanno via. Anche l’uso scorretto o eccessivo del detersivo è tra le cause da evitare per non ritrovarsi con stoviglie e piatti con aloni. Altro errore da evitare per non ritrovare aloni indesiderati, è quello di lasciare piatti e posate per molto tempo sul gocciolatoio. Meglio asciugarli subito

author avatar
Grazia Benfante
Grazia Benfante è una devota appassionata di televisione e serie TV, con una passione contagiosa per il mondo dello spettacolo che la rende una figura iconica tra gli amanti del piccolo schermo. Fin dalla sua infanzia, ha trovato nel mondo della televisione una fonte di ispirazione e intrattenimento senza fine. La sua conoscenza dettagliata delle serie TV, unita alla sua capacità di cogliere sfumature e temi profondi, la rendono una risorsa inestimabile per chiunque sia interessato al mondo dello spettacolo televisivo. Grazia condivide regolarmente le sue opinioni, recensioni e anticipazioni su nuove serie attraverso i suoi canali online, guadagnandosi il rispetto e l'ammirazione di una vasta comunità di appassionati. Grazie alla sua passione travolgente e alla sua conoscenza enciclopedica del panorama televisivo, Grazia continua a intrattenere e ispirare il suo pubblico con il suo entusiasmo e la sua dedizione per le serie TV.
POTREBBE INTERESSARTI