Giuseppe Verdi è stato un personaggio dalla grande rilevanza storica e culturale per il nostro paese, avendo vissutto una vita ricca di soddisfazioni artistiche e professionali, al punto da meritarsi ben due emissioni da Mille lire.
Mille Lire con Giuseppe Verdi: il valore sta crescendo, ecco di quanto
Il compositore emiliano ha avuto un enorme ruolo nel campo della musica ma anche un ruolo politico dell’Italia del Risorgimento. Dagli anni 60 fino agli anni 80 il Poligrafico e Zecca di Stato ha messo a disposizione due emissioni che corrispondono alla sua figura, molto diverse tra di loro.
La Mille Lire con Giuseppe Verdi 1° tipo è stata concepita su carta filigranata bianca, dal 1962 al 1969, mentre la seconda dalla composizione estetica più complessa dal 1969 al 1981.
La prima è sicuramente quella meno frequente da trovare e quindi più ricercata, in modo particolare in alcune emissioni in particolare, come quelle che hanno un seriale iniziale compreso tra A42 e L43.
Il valore cambia molto dalle condizioni, in quanto queste banconote possono valere da 30 euro fino a 300 euro. Ancora più rilevanti le sostitutive, ossia le banconote sviluppate per prendere il posto degli esemplari oramai rovinati, distinguibili dalla prima lettera del seriale che è sempre una Z o un X. Nel dettaglio gli esemplari che iniziano per Z08, Z09, Z10, X14 hanno un valore tra 450 e i 750 euro, ma solo in stato Fior di Stampa.
La seconda serie è meno rara ma non per questo meno interessante in quanto corrisponde ad una forma di banconota che può valere anche diverse centinaia di euro se nell’esemplare giusto.
Anche in questo caso bisogna “puntare” sulle sostitutive che iniziano per X. In particolare quelle che iniziano per XA all’inizio del seriale, identificano quelle più rare. Se finiscono con lettere come H o G fanno valere un esemplare fino a 200 euro, se è una M finale il valore oscilla tra i 50 ed i 150 euro.
Meglio se la lettera finale è invece una C, E ed F: in questo caso il valore massimo è di 500-600 euro.
