La storia della monetazione italiana è contraddistinta da un enorme numero di esemplari monetari e di tipi di banconote. Indubbiamente molte delle versioni che abbiamo imparato a conoscere anche dai racconti dei nostri genitori fanno parte delle emissioni repubblicane, ossia tutte quelle coniate dall’istituzione della Repubblica nel 1946, come la 50 lire.
La 50 lire corrisponde ad un formato largamente diffuso e realizzato dal secondo dopoguerra fino a pochi anni prima della dismissione dell’euro, in varie versioni, la prima veramente famosa nonchè la più coniata è la 50 lire Vulcano, realizzata dal 1957 fino al 1989 nella prima version, in grandi quantitativi. E’ stata anche quella maggiormente utilizzata fino alla dismissione dell’euro, nel 2002.
Meno fortunata è stata la seconda versione, la Vulcano 2° tipo, grande esattamente la metà, coniata nei primi anni 90 ma rapidamente dismessa a causa delle dimensioni troppo ridotte.
L’ultima emissione di tale valore è stata l’Italia Turrita che presenta la forma allegorica dell’Italia in forma femminile. Questa moneta è la “gemella” dell’edizione da 100 lire che pur mantiene lo stesso tema.
E’ stata coniata dal 1996 al 1999 in quantità considerevoli anche se non ha raggiunto la popolarità della Vulcano 1° tipo. Coniata in una lega nota come Cupronichelio, la 50 lire è stata comunque molto diffusa ed anche oggi non è difficile da trovare: alcuni esemplari tuttavia sono sensibilmente più rari di altri e vengono venduti per cifre anche molto importanti, in corrispondenza degli errori di conio.
Un esemplare del 1996 ad esempio è stato messo in vendita per una cifra vicina ai 2000 euro a causa di alcune lettere mancanti oppure dettagli diversi.
Il mercato degli errori di conio è tuttavia molto particolare ed il valore di un esemplare “diverso” in tal senso non corrisponde per forza ad un esemplare realmente raro.
Un 50 lire Italia Turrita del 1996 in perfetto stato vale comunque più di 15 euro.
