L’ossido di etilene è una sostanza chimica utilizzata per controllare l’umidità e aumentare la durata di conservazione di frutta e verdura. Nella maggior parte dei casi, la reazione tra l’ossido di etilene e questi tipi di prodotti è innocua. Tuttavia, alcune persone sono più sensibili di altre a questa reazione. Se risultiamo allergici all’ossido di etilene o riteniamo che gli effetti collaterali di questa sostanza chimica possano influire sulla nostra salute, evitiamo di mangiare alimenti conservati con l’ossido di etilene.
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L’aspetto più critico da ricordare quando si scelgono i prodotti è leggere l’etichetta. Se l’etichetta indica che il prodotto è stato conservato con ossido di etilene e si è allergici a questa sostanza chimica, non acquistiamolo. Possiamo anche riscontrare degli effetti collaterali improvviso come malessere generale e difficoltà digestive. Lo stesso dicasi nel caso in cui si riscontrassero reazioni allergiche agli alimenti. È importante parlare con il proprio medico e seguire i suoi consigli.
Quali cibi possono contenere l’ossido di etilene
Il trattamento con ossido di etilene utilizzato sulle mele non ha lo scopo di far durare di più i frutti, ma di aiutare a controllare il numero di insetti che popolano o danneggiano gli alberi durante il periodo di crescita dei frutti. Pertanto, questo trattamento non rende le mele meno commestibili, ma ne altera solo il sapore.
Altri tipi di alimenti, invece, vengono trattati con l’ossido di etilene poiché garantisce un alto grado di conservazione. Tra questi alimenti elenchiamo:
- mirtilli;
- fagioli;
- mango;
- patate;
- spinaci e altre verdure a foglia verde.
L’unico modo che abbiamo per difenderci dalla presenza della sostanza è quella di leggere attentamente l’etichetta prima di fare qualsiasi acquisto. Troviamo la sostanza elencata fra le ultime voci della lista degli ingredienti in quanto non ha una percentuale alta di presenza. Ma se si consuma un certo tipo di alimento che causa sempre problemi possiamo avere quasi la certezza matematica che il problema sia imputabile a questo elemento.
Come fare per eliminare la presenza della sostanza
Se la sostanza è presente come conservante o nel caso delle mele come trattamento propedeutico, allora possiamo eliminarne una parte con un buon lavaggio. È possibile utilizzare il bicarbonato di sodio per disinfettare la frutta e la verdura così da eliminare parzialmente la presenza della sostanza allergenica.
Basta cospargere un po’ di bicarbonato di sodio sui prodotti e lasciarlo agire per almeno 5 minuti. Lasciamo, dunque, che il bicarbonato assorba la sostanza e rilasci il suo potere igienizzante. Trascorso il tempo di igienizzazione, possiamo risciacquare l’alimento con acqua per rimuovere ogni residuo.
Oltre a disinfettare, il bicarbonato di sodio può aiutare a rimuovere gli odori da frutta e verdura. Proprio come accade per i prodotti che sono rimasti fermi per troppo tempo, si può notare un odore di muffa quando si apre per la prima volta un sacchetto o un contenitore che è stato conservato al caldo per un lungo periodo di tempo. Il bicarbonato di sodio può aiutare a eliminare questo odore utilizzando l’ossigeno presente nell’aria. Inoltre, aiuta ad assorbire eventuali liquidi presenti all’interno dei prodotti.