Mille Lire con Maria Montessori: pazzesco, ecco il valore di oggi

Poche valute italiane sono entrate nell’immaginario collettivo come la Mille lire, a partire da una questitone culturale per quella che è sicuramente la valuta monetaria italiana “simbolo” del Novecento ed in particolare della seconda metà del secolo scorso, anche se la più famosa ad oggi resta la Mille lire con Maria Montessori.

Mille Lire con Maria Montessori: pazzesco, ecco il valore di oggi

La Mille lire con Maria Montessori è stata infatti l’ultima in ordine di tempo tra le Mille lire, stampata in grandi quantità dal 1990 fino al 1998 e fino al 2001 negli esemplari sostitutivi, ossia le banconote concepite con l’intento di prendere il  posto degli esemplari rovinati presenti. Maria Montessori è stata una figura molto importante sia per il nostro paese ma anche dal punto di vista di “rivoluzione didattica” in quanto il metodo concepito dalla Montessori ha completamente rivoluzionato il concetto di insegnamento scolastico per bambini e ragazzi. La figura disposta per la 1000 Lire è proprio un “omaggio” al concetto di studio.

Oltre alla figura della Montessori da anziana, è anche visibile sul retro una parte di un dipintto di Spadini del 1924 conosciuto come Bambini allo Studio. Ma questa particolare emissione è anche importante simbolicamente parlando in quanto simboleggia la “perditat di potere” della lira, fattore effettivamente riscontrato in virtù di fenomeni come l’inflazione che ha portato la Mille lire come “valore monetario” da grosso pezzo di banconota a taglio minore: fino alla prima metà del Novecento infatti a tale somma corrispondeva un ricco stipendio, fattore che come detto è completatmente mutato durante lo scorso secolo, e che non ha riguardatto, ovviamente solo ma Mille lire.

L’emissione è infatti anche fisicamente di piccolo taglio, ed a fronte di una diffusione comunque importante in meno di un decennio, gli esemplari rari ci sono eccome, anche se ancora oggi, a distanza di oltre 20 anni dalla dismissione della lira, restano tendenzialmente non così impossibili da trovare.

Una Mille lire con Maria Montessori infatti “di base” non vale moltissimo anche se in ottimo stato, si parla di 5-15 euro, ma alcuni seriali che evidenziano collezioni più modeste in ordine di tiratura, possono essere molto più interessanti di altre.

Ad esempio la primissima serie del 1990 riconoscibile dal seriale che inizia per AA e termina con un’altra A, che può valere da 25 fino a 50 euro, a seconda delle condizioni, ancora più interessantit sono le già citate sostitutive.

Trattandosi di banconote molto comuni e spesso “malttrattatte”, la zecca ed il poligrafico di stato sono state portate ad effettuare nuove stampe di queste serie tutte riconoscibili dalla presenza della X all’inizio del seriale.

Le più interessanti sono quelle corrispondenti ai seriali iniziali e “finali”, ossia XA A, XB A, XC A, XD A, che valgono da 50 euro se in buono stato, fino a oltre 200 euro se in Fior di stampa definizione che corrisponde allo stato migliore possibile in assoluto.

La valutazione viene fortemente influenzata dallo stato di conservazione dell’esemplare che per esemplari comunque non così difficili da trovare in senso generico, incide molto più che per altre banconote.

Vincenzo Galletta: Vincenzo Galletta è un rinomato copywriter e giornalista, con una vasta esperienza nel mondo dell'economia, dell'oroscopo e molte altre categorie. La sua capacità di comunicare in modo chiaro e coinvolgente lo ha reso una figura autorevole e rispettata nel campo del giornalismo online. Con milioni di seguaci che lo guardano come una fonte di informazioni affidabile e interessante, Vincenzo ha dimostrato di avere una profonda conoscenza dei temi che tratta, offrendo ai suoi lettori un'ampia gamma di contenuti informativi e intriganti. Grazie alla sua competenza multipla e alla sua abilità nel tenere il pubblico incollato alle sue parole, Vincenzo continua a ispirare e informare un vasto pubblico online con i suoi articoli e le sue previsioni.
I testi sono degli autori di IlDunque.it (online dal 17 gennaio 2009)