Le monete da un euro corrispondono alle emissioni “tipo” della valuta comunitaria, diffuse come tutte le altre versioni a partire dal 2002 nelle nazioni che fanno parte dell’Eurozona ed anche a tutte quelle che vi hanno fatto parte in periodi successivi, ad esempio i paesi baltici e la Croazia che proprio in questi mesi ha sostituito la precedente valuta con l’euro.
Hai questa moneta da un euro? Ecco quanto può valere
Le monete da un euro sono quindi immediatamente riconoscibili in primis per l’aspetto bimetallico conferito da due diversi tipi di lega metallica ma anche per le raffigurazioni che sono diverse da paese a paese.
Se quella standard italiana infatti raffigura il profilo di Dante Alighieri, tutte le altre nazioni hanno optato per versioni diverse. Immediatamente “salta all’occhio” una moneta diversa dalle altre con un po’ di attenzione ed in alcuni casi un esemplare dal valore nominale di 1 euro può effettivamente valere cifre molto più elevate se in ottimo stato.
Un esempio è costituito dalle emissioni della Città del Vaticano, il più piccolo stato del mondo riconosciuto come tale, che nonostante non faccia nominalmente parte dell’Unione Europea, in base ad accordi con quest’ultima, batte la propria versione dell’euro.
Le monete vaticane più interessanti da 1 euro sono le prime in assoluto, risalenti al 2002, riconoscibili per il volto di profilo di Papa Giovanni Paolo II. Sono molto rare perchè sviluppate prevalentemente per i collezionisti. Un esemplare in ottimo stato può superare i 100 euro.
Altra emissione vaticana di questo tipo, ma diversa esteticamente è quella del 2005, riconoscibile dallo stemma del Cardinale Camerlengo con l’emblema della Camera Apostolica, che conferisce all’emissione la sede vacante. Questa moneta è stata sviluppata dalla Zecca di Roma poche settimane dopo la scomparsa del papa polacco.
Il valore di questa moneta è ancora più alto visto che può superare i 150 euro se in Fior di Conio.