L’oro risulta essere tra le pochissime risorse che nel corso dei millenni ha mantenuto intatto un certo potere “culturale” nella specie umana ed anche in un certo qual modo, dal punto di vista economico. Da sempre infatti questa risorsa denominata elemento chimico ma conosciuta come metallo nobile, viene largamente utilizzata in ambito economico, commerciale ma anche manufatturiero. Spesso si fa riferimento all’oro in base al peso, ossia al grammo o all’oncia troy.
Quanto costa un grammo d’oro? Ecco la risposta che sorprende tutti
L’oro è probabilmente stato il primo metallo vero e proprio ad essere “scoperto” addirittura dalla Preistoria, anche se per molto tempo l’utilizzo è stato molto limitato in quanto sono state necessarie le basiche conoscenze in ambito metallurgico.
Questo materiale è infatti fin troppo tenero e delicato per essere impiegato in ogni ambito senza un’opportuna lavorazione, che viene solitamente effettuata “legando” l’oro ad altri metalli (da qui il termine “leghe”). Trattandosi del metallo più duttile in assoluto, attraverso questa procedura è possibile sviluppare le più disparate forme di leghe, adibite ai contesti diversi, anche se quello economico fa riferimento ovviamente a quello a 24 carati, puro al 99,9 %.
L’oro è in rapida risalita nel valore in questo inizio di 2023, per varie motivazioni inerenti alle leggi di mercato, ma anche politiche: non è più assoluto come in passato, ma il biondo metallo mantiene un enorme potere finanziario sia come base di investimento che come risorsa commerciale.
Attualmente un oncia troy d’oro vale 1.783,79 euro (un oncia troy è corrispondente a 31,1034768 grammi), quindi un grammo di oro puro vale 57,40 €, un netto rialzo rispetto all’inizio del 2022, quando il valore ha “toccato” i 52 euro al grammo in media.
La valutazione dell’oro come detto è determinata da tantissimi fattori e non sempre è facile comprendere l’andamento di questo metallo che è comunque tra le poche risorse definibili a pieno titolo “beni rifugio“.