Il termine “gioiello” definisce in modo molto generico, qualsiasi forma di oggetto volutamente modificato e “raffinato” fino ad ottenere qualcosa dotato di potere simbolico, religioso o economico ma anche semplicemente estetico, per questo motivo anche le primissime lavorazioni arcaiche delle primitive forme di società umane sono definibili gioielli, già nella preistoria, ma con la scoperta e le prime lavorazioni di metalli il termine è stato associato in particolar modo a questi elementi chimici.
Hai questi vecchi gioielli in casa? Potrebbero valere una fortuna
Quanto possono valere i gioielli di casa, spesso ereditati dai nostri bisnonni, nonni e genitori o altri parenti? Definire il valore economico di un oggetto simile può essere abbastanza complesso in quanto a differenza delle monete che hanno dei fattori “fissi” di valutazione, per queste tipologie di oggetto vanno tenuti contro altri parametri.
Anche quelli “vecchi” fanno comunque parte del contesto moderno del termine, che pur privilegiando il rapporto tra materiali rari/preziosi ed il valore di vendita, non fa capo solo a questo termine.
Per capire un gioiello se è di valore bisogna tenere conto quindi di alcuni dettagli.
- La presenza di metalli preziosi, quasi sempre questi recano la purezza in caratura (nel caso di oro e platino, come 18 o 24 carati) oppre in millesimi per l’argento (800, 925).
- Gemme ed altre pietre preziose, soprattutto se sono particolarmente precise nel taglio e se presentano poche impurità.
- Presenza di eventuali brand e marchi che possono dimostrare l’appartenenza ad una collezione particolare
- Qualità delle finiture e dei dettagli, ad esempio i pezzi realizzati a mano che presentano delle micro imperfezioni durante la lavorazione sono decisamente più ricercati di quelli realizzati a macchina.
Non necessariamente quindi un gioiello vale molto perchè è “pieno” di metalli preziosi, fattore che incide ma che non è vincolante: anche un bracciale o un paio di orecchini, se fanno parte di un brand famoso possono valere molto.