“Non mangiare broccoli”: attenzione, ecco le conseguenze

I broccoli fanno parte della famiglia delle Brassicaceae risapute anche come Crucifere, ovvero piante erbacee che differenziano diversi climi e continenti. Nelle preparazioni gastronomiche a base di broccoli, viene impiegata l’infiorescenza immatura.

Sono poi nativi dell’Asia minore, più dettagliatamente nell’area compresa tra Grecia, Turchia, Siria e Cipro. Da lì furono importati in Italia e, già in epoca romana, mangiati e apprezzati. I valori nutrizionali sono buonissimi, così come le loro proprietà: i broccoli sono pieni di sali minerali tra cui troviamo: calcio, fosforo, ferro, sodio, potassio, magnesio, cloro, fluoro, zinco; poi troviamo un pieno di vitamine come: C, B1, B2, PP, K e pro-vitamina A.

Sono prive di grassi, contengono pochi zuccheri e proteine e hanno poche calorie (massimo 25 calorie ogni 100 grammi). Sono ulteriormente parecchio ricchi di acqua.

“Non mangiare broccoli”: attenzione, ecco le conseguenze

I broccoli sono solitamente ben pazientati e non hanno caratteristiche controindicazioni. Anche l’allergia, per esempio, è parecchio rara. Non di meno ci sono casi in cui è bene imprestare più grande attenzione al loro consumo. I broccoli contengono goitrogeni, sostanze che a sovrapporsi con il metabolismo dello iodio possono inibire l’attività della tiroide, frenando la formazione di ormoni nelle persone più sensibili.

Tra gli effetti indesiderati troviamo anche la fluidificazione del sangue, difatti chi assume farmaci anticoagulanti dovrebbe valutare prudentemente la quantità di broccoli da assumere nella propria dieta, in quanto l’innalzata misura di vitamina K può influire con l’azione del farmaco. Poi persone con grave insufficienza renale dovrebbero prestare attenzione al consumo di broccoli per via dell’alto contenuto di potassio.

In tale caso è comunque rilevante osservare le indicazioni del nefrologo. Consumare troppi broccoli potrebbe originare fastidi intestinali quali gonfiore e meteorismo. Talieffetti sono comunque transitori e tenderanno a sparire dopo poche ore. Se non si è abituati a consumare tali ortaggi, può essere valido inserirli nella propria dieta, in modo da “esercitare” l’intestino. Rammentiamo infatti, che una breve cottura a vapore rende in maggior misura biodisponibile il sulforafano, che abbiamo visto essere una sostanza parecchio rilevante per la nostra salute. Al contrario, cotture estese ne causerebbero la denaturazione, quindi l’inattivazione, perciò sarebbe meglio eludere la bollitura a lungo i broccoli poiché si guasterebbe troppo il contenuto nutrizionale di tali verdure.

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I testi sono degli autori di IlDunque.it (online dal 17 gennaio 2009)