La situazione della bistecca di carne rossa è un argomento che crea ancora numerose discussioni. Se per diverse persone, la carne rossa fa male e non andrebbe consumata, o almeno non sempre, per altri invece è un alimento come parecchi altri. Parliamo di un cibo appetitoso, saporito e pieno soprattutto di parecchie sostanze nutritive, indispensabili al nostro organismo. La domanda è quella di capire se abbondare o, piuttosto, escluderlo del tutto dal nostro piano alimentare.
Mangiare una bistecca fa male? Ecco cosa dice l’esperto
Possiamo dire che la verità di solito è nel mezzo, ma in tali casi è sempre bene fare rapporto agli studi condotti sull’argomento e alle linee guida per una sana nutrizione. Tali ultime notizie danno infatti informazioni preziose sugli alimenti raccomandati da portare in tavola che possono aiutarci a stare bene. La bistecca di carne è un alimento altamente nutriente per via delle sostanze contenute al suo interno. È una rilevantefonte di proteine di vitamine, sali minerali, ma anche di grassi saturi che possono però essere potenzialmente pericolosi per il cuore.
Come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, non ci sono chiarezze scientifiche per cui la bistecca di carne rossa non sottoposta a processi, se consumata nelle giuste quantità, possa essere valutata cancerogena. Ciò che invece è bene misurare sono i metodi di lavorazione, il modo in cui viene cotta e i quantitativi consumati. Da tali fattori, difatti, deriva la “rischiosità” di talealimento. I cibi di origine animale racchiudono, oltre alle proteine, anche parecchie altre sostanze tra cui i grassi saturi e il ferro nel gruppo eme.
In dosi sovrabbondanti essi possono determinare un incremento di colesterolo, dei livelli di insulina nel sangue e l’arrossamento del tratto intestinale, allargando il rischio di certe patologie, tra cui i tumori, soprattutto quelli del colon-retto. Un consumo semplice di carni rosse non incrementa in modo concretoil rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto in individui a basso rischio.
È infine limitare il consumo di proteine animali conseguite specialmente dalla bistecca fonte e avvicendare la carne rossa, ogniqualvolta possibile, con pollo o pesce, o meglio ancora con proteine vegetali come i legumi e la soia.