Le monete da due euro fanno parte della quotidianità e corrispondono a valute che hanno maggiormente contribuito, più di altre, a normalizzare l’idea di una valuta comune, oramai quasi completamente “accettata”. Rispetto alle altre emissioni i due euro sono generalmente più variegati e non è difficile imbattersi in esemplari diversi dai soliti, come quelli con i carabinieri.
Hai ancora i due euro con i carabinieri? Ecco quanto valgono
I due euro con i carabinieri fanno parte dell’oramai molto consistente collezione italiana di monete commemorativ, vale a dire tutte quelle monete concepite da tutti i paesi dell’Unione Europea in funzione di “omaggio” verso elementi, eventi o personaggi specifici.
L’Italia, che è uno dei paesi più floridi da questo punto di vista, avendo coniato almeno una versione di moneta commemorativa dal 2004 in poi.
Nel 2014, a 200 anni esatti dalla fondazione del Corpo dei Carabinieri, forma di forza dell’ordine chiamata anche L’Arma dal dopoguerra, è stata sviluppata questa iconica moneta da due euro sviluppate in buone quantità dalla Zecca di Stato.
Se da un lato è identica ad una normale moneta da due euro, l’altro lato è contraddinsto dalla raffigurazione proveniente dalla scultura “Pattuglia di Carabinieri nella tormenta” realizzata da Antonio Berti nel 1973, e sono presenti anche i due anni 1814 e 2014, oltre alla sigla LDS, che è la firma dell’autrice, Luciana De Simoni.
Quanto vale? Non moltissimo a dire il vero, in quanto è sia una emissione recente, ma anche piuttosto diffusa. Tuttavia va considerato il valore effettivo anche simbolico dell’Opera che essendo dedicata ai Carabinieri è stata sviluppata anche in un Kit divisionale concepito per i collezionisti appassionati di monete, che è una moneta in fondo specchio molto più lucida delle altre.
Venduta per alcuni anni anche sul sito della Zecca di Stato, vale circa 20 euro, mentre una moneta tradizionale se non circolata ed in ottimo stato vale fino a 10 euro.
