L’SMS è una forma estremamente comune di comuinicazione telematica, che fa capo ad una tecnologia diffusa dagli anni 80 ma che negli anni 90 e 2000 ha fatto parte della quotidinanità di milioni di persone, prevalentemente prima delle app di messaggistica istantanea. Quello definito Short Message Service oggi è comunque estremamente utilizzato sia come comunicazione vera e propria da parte di due persone ma anche da parte di siti di identificazione e portali che utilizzano i servizi OTP, ad esempio per permettere una transazione o un accesso, ma data la natura testuale dei messaggi, che è molto facile da “simulare” e che può anche portare al furto di denaro.
Se ricevi questo SMS non aprirlo mai: ecco come ti fregano i soldi
Si tratta di una dinamica conosciuta e radicata nell’immaginario comune come smishing, una forma legata al mondo SMS del phishing, che fa capo ad una forma di truffa molto comune, che di fatto “simula” un vero SMS sviluppato proprio nell’ottica di “verfica” di servizi, come possono essere quelli di Poste Italiane, qualsiasi banca ma anche siti di E-commerce come Amazon e tantissimi altri. Quasi tutti questi portali infatti fanno ricorso al riconoscimento delle informazioni tramite SMS, molto spesso viene inviato un codice o un link, tendenzialmente temporaneo.
Proprio utilizzando la formulazione di questi messaggi, i truffatori sviluppano SMS che sembrano essere autentici riportando anche un’intestazione “verosimile” ma che sono sempre dannosi perchè contengono un testo a dir poco “allarmista” che fa riferimento ad una qualsiasi problematica legata al conto o all’account, ed è sempre presente un link descritto come necessario per “risolvere il problema”. Però questo link è sempre incentrato su una funzione illecita e può rimandare ad un sito web che in pochi istanti può rubare i nostri dati personali ed anche svuotarci il conto.
Difficile definire tutte le tipologie di SMS “truffaldini”, ecco un esempio comune di SMS che non deve mai essere aperto.