Cosa vedere a Rovereto: musei e monumenti

“Città della pace”, per il suo ruolo di testimone storico, “Atene del Trentino”, per la vivacità della sua vita artistico-culturale, e ancora, “Città della Quercia”, “Città dello Sport”: Rovereto è una città tanto ricca di storia, cultura e arte che un solo nome non riesce a catturarne la natura poliedrica. Qui le influenze tirolesi si mischiano con quelle veneziane e la tradizione si incontra con la modernità, creando un’esperienza indimenticabile per qualsiasi visitatore. Sei stai pensando di trascorrere qualche giorno in questa perla del Trentino-Alto Adige, ecco i musei e i monumenti che non puoi perdere.

MART – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e Trento

Dal 2002, anno della sua inaugurazione, se dici Rovereto dici MART. Situato in pieno centro, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e Trento è uno dei più importanti musei al mondo dedicati agli sviluppi dei linguaggi artistici dalla modernità ai giorni nostri.

Progettato dall’architetto svizzero Mario Botta, in collaborazione con l’ingegnere trentino Giulio Andreolli, l’edificio del MART è un capolavoro dell’architettura contemporanea. La sua struttura in mattoni, cemento e vetro si integra perfettamente con l’ambiente circostante e culmina in una grande cupola di vetro di 40 metri di diametro.

Il museo ospita una vasta collezione permanente che comprende opere d’arte dal XIX secolo ai giorni nostri. Tra i pezzi in mostra ci sono lavori di artisti italiani e internazionali di grande rilievo, tra cui Depero, Fontana, De Chirico.

Oltre alla collezione permanente, il museo è noto per le sue mostre temporanee di alto profilo, che spesso esplorano temi contemporanei o offrono nuove interpretazioni di movimenti artistici e figure di spicco nella storia dell’arte. Queste esposizioni, insieme a un ricco calendario di eventi culturali, conferenze e laboratori, rendono il MART un luogo dinamico e sempre attuale.

Non solo spazio espositivo, però. Il MART è anche un centro di ricerca e didattica nell’ambito dell’arte moderna e contemporanea, nonché sede della Biblioteca Civica Girolamo Tartarotti, che vanta uno dei più grandi patrimoni bibliografici d’Italia: oltre 400.000 volumi, tra cui elementi rarissimi e di grandissimo pregio.

Insomma, se sei in visita a Rovereto, il MART deve tassativamente rientrare nei tuoi programmi: entrare qui significa immergersi in un ambiente dove arte, architettura e cultura si fondono in un’esperienza unica.

Il Castello di Rovereto e il Museo Storico Italiano della Guerra

Situato sopra Piazza del Podestà, in posizione panoramica rispetto al centro storico, il Castello di Rovereto è un simbolo della città.

Questa fortezza medievale risalente al XIV, racconta la storia della città tramite la sua pianta, i suoi saloni, gli affreschi, le torri e i bastioni. Dall’epoca dei Castelbarco alla dominazione veneziana, periodo al quale si deve l’odierna forma poligonale, fino alla dominazione austriaca, quando fu sede militare e per questo oggetto di bombardamenti.

Un racconto che si approfondisce nelle sale del Museo Storico Italiano della Guerra, ospitato proprio dal Castello di Rovereto e dedicato principalmente alla Prima Guerra Mondiale. Un museo di inestimabile valore e fascino, che permette di esplorare collezioni di armi, uniformi, cimeli, fotografie e documenti storici, ma anche un’occasione unica di riflessione sulla guerra e sulla pace.

La Campana dei Caduti

Se Rovereto è nota come la “Città della Pace” è principalmente grazie alla presenza della Campana dei Caduti, anche conosciuta come Maria Dolens. Per vederla dalla città basta alzare gli occhi verso le colline ad Est: dalla sua sede niente di Rovereto e delle valli circostanti è nascosto agli occhi.

Questa enorme campana fu ideata da Don Antonio Rossaro dopo la Prima Guerra Mondiale, con l’intento di commemorare tutti i caduti del conflitto e di servire come un costante promemoria dell’orrore della guerra. Non a caso, fu costruita nel 1924 fondendo il bronzo proveniente dai cannoni di tutti i paesi che parteciparono alla Grande Guerra.

Oggi è una delle campane più grandi del mondo e ogni sera svolge la sua funzione testimoniale: i suoi rintocchi risuonano in tutta la valle in memoria dei caduti, promuovendo un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli e le nazioni.

Il Museo Civico e le orme dei dinosauri

Fondato nel 1851, il Museo Civico di Rovereto è uno dei più antichi musei italiani e offre una vasta gamma di collezioni che spaziano dalla storia naturale all’archeologia e la paleontologia.

Al suo interno, si intraprende un vero e proprio viaggio nel tempo. Qui, infatti, si possono ammirare reperti fossili di grande rilievo, inclusi significativi ritrovamenti di dinosauri, oltre a una ricca varietà di minerali e testimonianze evolutive della flora e della fauna locali. Da non perdere il rarissimo vitello a due teste della vicina Val di Gresta e l’osservatorio astronomico, che offre un’immersiva esplorazione dell’universo.

Per gli amanti della paleontologia, poi, la visita continua poco sopra la città, alle orme dei dinosauri. In un’ambiente naturale mozzafiato, celebrato anche da Dante, è possibile intraprendere un percorso alla scoperta di vere orme dei dinosauri, impresse eternamente nella roccia 200 milioni di anni fa. Come? Durante il Giurassico, la Valle dell’Adige era una vasta pianura sabbiosa ai margini del caldo mare della Tetide. I passi pesanti dei dinosauri, incisi nel fango di quel tempo, si sono fossilizzati in calcare grigio, preservando queste impressioni preistoriche in modo eccezionale.

Dove dormire a Rovereto?

Musei, monumenti, natura…un giorno non basta. Ok, e dove si alloggia? Quando si tratta di trovare un posto dove dormire, Rovereto offre opzioni per tutti i gusti e i budget. Dagli hotel più classici ed eleganti della città fino agli agriturismi immersi nella natura, che offrono una vera esperienza rurale trentina. Per chi cerca una sistemazione più economica, l’Ostello di Rovereto offre camere semplici ma confortevoli a prezzi accessibili e soprattutto…in pieno centro!

Albina: Albina è una copywriter affermata sul web, con una fervida passione per la scrittura che risale ai primi anni dell'adolescenza. Dotata di una mente creativa e di una curiosità insaziabile, ha affinato le sue abilità nel mondo del marketing digitale, specializzandosi nella creazione di contenuti persuasivi e coinvolgenti. Grazie alla sua capacità di comprendere le esigenze del pubblico e di trasformarle in messaggi persuasivi, ha guadagnato una solida reputazione nel settore. La sua esperienza pluriennale e il suo stile unico le hanno consentito di collaborare con diverse aziende di successo, aiutandole a raggiungere i loro obiettivi di comunicazione e marketing. Albina continua a ispirare e influenzare il panorama della scrittura online con la sua creatività e la sua dedizione.
I testi sono degli autori di IlDunque.it (online dal 17 gennaio 2009)