Cosa vedere a Mantova: monumenti, chiese e itinerario di tre giorni

Partiamo da un presupposto, per potere raggiungere Mantova si deve approfittare di uno dei tanti voli per Milano Malpensa. La località è infatti un comune della Lombardia, inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 2008 con il merito di città d’arte e principale centro del Rinascimento italiano.

Cosa vedere a Mantova

Un ruolo davvero importante che si è aggiunto a quello che la città stesso ha raggiunto nel 2016, anno in cui il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo le ha dato facendola diventare Capitale italiana della cultura. Ma non finisce qua, l’anno successivo, la città con Bergamo, Brescia e Cremona, è stata premiata come Regione Europea della Gastronomia.

Cosa vedere a Mantova: monumenti

Si comincia con Palazzo Ducale, tra le sue caratteristiche principali quello di essere costituito da un complesso architettonico legato da numerosi edifici collegati tra loro da corridoi e gallerie con cortili interni e vasti giardini. Anche la Reggia di Gonzaga può essere inserita nella lista dei Palazzi Ducali.

Tra i nuclei del Palazzo: la Camera degli Sposi che si trova nel Castello di San Giorgio affrescata da Andrea Mantegna e dedicata da Ludovica III Gonzaga e alla moglie. Il luogo negli anni ha subito anche diverse ristrutturazioni che sono andate avanti fino alla metà del XVIII secolo per volere dei governatori che erano stati mandati dall’Imperatore.

Una seconda attrazione è quella della Casa di Rigoletto, in questo luogo ci ha vissuto Giuseppe Verdi, il grande autore italiano ne riuscì a musicare la storia e per questo motivo, i mantovani diedero lui la residenza. La casa è situata verso la fine di Piazza Sordello.

La particolarità è che l’opera di Giuseppe Verdi è stata realizzata prendendo spunto dal dramma di Victor Hugo e adattata nel territorio mantovano. Il re di Francia si è trasformato nel duca di Mantova e prendendo il nome di Rigoletto che poi altro non è che il buffone di corte Gonzaga.

Cosa vedere a Mantova: Chiese

Tra le Chiese da non perdere è la visita alla Cattedrale di San Pietro, il duomo in stile romanico è stato costruito tra il 1395 e il 1401 e questo inseguito ad un forte incendio che diversi secoli prima aveva distrutto il tempio. E’ stato poi ristrutturato da Giulio Romano che ha lasciato uguale la parte della facciata, ritoccandone le forme, infatti al suo interno ci sono degli inserti gotici.

All’interno si può vedere il soffitto a cassettoni che si trova sopra le tre navate. Infine sotto l’altare ci sta il corpo di Sant’Anselmo da Baggio che è poi il patrono della città. Al momento la Cattedrale che si trova nella piazza Sordello è la sede vescovile di Mantova.

Cosa vedere a Mantova: itinerario tre giorni

Cosa vedere a Mantova

Un itinerario che si rispetti non può fare altro che partire da Palazzo Gonzaga-Guerrieri, anche se dal di fuori non si direbbe, nella parte interna ci sono statue di grande valore, una volta in questo luogo ci stavano le scuderie seicentesche.

La struttura per la prima volta è nata nel 1450 per volere di Ludovico II Gonzaga e della moglie Barbara di Brandeburgo come villa di campagna, poi nel 1515 è stata ceduta alla famiglia Guerrieri che sono sempre stati fedeli servitori. Dal 1981 è stata la sede del Municipio, visitarla è davvero difficile. Si vede solo la parte esterna circondata da splendidi giardini.

Si passa al secondo giorno, la visita da non perdere è quella al Santuario delle Grazie, voluta da Francesco Gonzaga per un voto fatto per salvare Mantova dalla peste. A lavorare sul santuario eretto da Bartolino da Novara, arrivò inseguito anche l’architetto Giulio Romano che gli diede delle formi rinascimentali. Tra gli elementi di maggiore rilievo la Cappella Castiglione e il tempio votivo alla Madonna che si trova sull’altare maggiore. Poi la navata con appeso un coccodrillo impagliato che da sempre sembra rappresentare il male.

Nel corso del terzo giorno, da non perdere è il Museo Archeologico Nazionale, il luogo sorge proprio dove prima ci stavano i teatri di corte dei Gonzaga. Al momento è un museo moderno e luminoso che al piano terra accoglie tutti i ritrovamenti cittadini.

Il tesoro che si trova al primo piano è stato trovato in una villa romana a Valdaro, nella parte industriale di Mantova, tra le diverse tombe quella che maggiormente ha sempre attirato l’attenzione è quella degli Amanti di Valdaro: trovati abbracciati. Si tratta di due individue di 16 e 18 anni, lui ucciso in circostanze violente e lei sacrificata insieme a lui. I due corpi sono esposti in una teca di cristallo.

I testi sono degli autori di IlDunque.it (online dal 17 gennaio 2009)