Se la frutta, per l’immaginario comune “fa bene”, discorso ancora più specifico e benefico risulta essere quello legato agli agrumi, che costituiscono una sorta di cartegoria nella categoria, e tra queste sono sicuramente rilevanti le varie categorie di arance, vere e proprie alleate contro i malanni delle stagioni rigide. Le arance rosse costituiscono qualcosa di ancora più rilevante ed esclusivo, essendo appannaggio di una zona del Mediterraneo specifica e definita.
Arance rosse: nessuno sapeva che se le mangi…
Le arance rosse certificate infatti sono uno dei “simboli” del sud Italia, la variante certificata IGP risulta essere particolarmente ambita e pregiata, diffusa in varie sotto tipologie come ad esempio le sanguinello, le tarocco e le moro, riconoscibili per una polpa più rossa ed un sapore sensibilmente diverso rispetto alle tradizionali.
Anche se si tratta di un frutto che proviene dalla Cina, è stato diffuso in Italia così come in gran parte d’Europa, in particolare nelle zone maggiormente calde e temperate.
Spesso le varianti rosse sono soggette al consumo effettivo, e non alle spremute, che comunque costituisce un eccellente metodo di consumo, anche perchè sono estremamente nutrienti e ricche di proprietà importanti.
Spicca la vitamina C, presente in grandi quantità in tutti gli agrumi, oltre a contenere un apporto di nutrienti come i bioflavonoidi che permettono di migliorare la resistenza e l’elasticità dei tessuti, sia dei muscoli che delle cartilagini, denti ed ossa.
La vitamina C, assieme alla vitamina A, B1, B2 costituisce una grande percentuale di nutrienti importanti (le rosse sono quasi il doppio più ricche di vitamina C, elemento fondamentale per migliorare la protezione dell’organismo nei confronti dei tipici malanni invernali ed autunnali). Il forte potere antiossidante è un altro elemento da tenere conto, oltre ad una conosciuta e conclamata azione benigna sull’apparato sanguigno che riesce ad influenzare anche l’operato dei capillari.