Quasi tutti amano gli agrumi sia come tradizionale alimentto ma anche come “fonte di nutrienti” essenziali sotto forma di succhi, dessert, oli essenziali e quant’altro in particolare nelle stagioni dalla temperatura rigida in quanto arance, pompelmi, mandarini e simili sono tendenzialmente consigliabili nel consumo nell’opera di contrasto di malattie come il raffreddore. In particolare i mandarini costituiscono una delle varianti più apprezzati da secoli, e spesso viene introdotto anche nelle diete moderne, ma sono compatibili con la tradizionale dieta?
I mandarini si possono mangiare quando si è a dieta? “Attenzione”
E’ un frutto estremamente polivalente ed utile anche al di fuori del contesto alimentare, ad esempio dalla sua buccia si estrae un olio essenziale che è molto utilizzato in ambito erboristico e come rimedio cosmetico. Originari della Cina tropicale, sono stati per secoli considerati un frutto pregiato, in quanto crescono in condizioni non così difficili ma particolari, e dopo il 14° secolo sono gradualmente statit diffusi anche in gran partte del mondo.
Come praticamente ogni forma di agrume è ricco di acqua, riuscendo quindi a stimolare l’attività digestiva e diuretica.
Inoltre sono anche ricchi di fibre e vitamine, comprendendo anche l’apporto di bioflavonoidi e di betacarotene, molto utili per il sistema immunitario e la vista.
L’apporto calorico non è eccessivo, aggirandosi su circa 70 calorie per etto di prodotto, quindi anche chi segue la dieta dimagrante in media non deve rinunciarvi. Il consumo medio per chi segue un regime alimenare ipocalorico può spingersi fino a 2 frutti al giorno.
Costituiscono anche una buona riserva in ambito nutrizionale per i diabetici e per chi soffre di colesterolo alto: si tratta di frutti estremamente digeribili e che non incidono sull’assorbimento e gestione dei lipidi.
Nessun problema per quanto riguarda l’aspetto “ingrassante” quindi, come per tuttti gli agrumi i mandarini sono considerabili “sicuri” da questo punto di vista.