Quasi sempre una dieta priva di carboidrati e grassi può semplificare la veloce perdita di peso causando, però, effetti negativi su organi come fegato e reni. Nel momento in cui il corpo viene proprio di tali due nutrienti si può scalfire il fabbisogno fisiologico di glucosio, abbattendo le riserve energetiche che troviamo in fegato e tessuti muscolari. Oltre a determinare stress agli organi, l’accresciuta misura di proteine animali può determinare un mal assorbimento del calcio, concausa dell’osteoporosi.
“Non mangiare troppe proteine!”: ecco cosa accade
La dieta iperproteica può pertanto guastare l’apporto nutritivo, indispensabile al fabbisogno giornaliero del corpo e può andare a sovraccaricare reni e fegato. Quando si prendono solo proteine si può guastare l’apporto nutritivo, necessario al fabbisogno umano. La percentuale di glucosio, che quasi sempre viene inserito con carboidrati e grassi, viene a scarseggiare e perciò l’organismo andrà ad ottenere il massimo rendimento quelle poche riserve energetiche presenti nel fegato e nei muscoli. Una volta sfruttate quelle ridottissime dosi di glicogeno e lipidi, l’organismo avrà bisogno di ripristinarle, tramite un apporto più grande di cibo.
Pertanto, assumendo un’alimentazione iperproteica l’organismo potrà funzionare nei primi periodi, poi il corpo avrà bisogno di proseguire ad assorbire grassi e zuccheri. Un aumentato regime alimentare iperproteico può poi produrre disidratazione e anche gravi danni ai reni. La sovrabbondante assunzione di proteine può trasportare all’iperuricemia, ovvero l’accrescimento dell’acido urico. Tale acido viene in parte purificato dai reni e rimosso con le urine, in parte tramite le secrezioni digestive. Se l’acido urico si presenta a livelli elevati, può accumularsi nei reni, provocando coliche e calcoli renali. assumendo troppe proteine si può intaccare anche il metabolismo del calcio.
Le proteine animali contengono amminoacidi solforati, che possono causare un mal assorbimento osseo. L’elevato apporto di proteine animali nella dieta è inserito nelle concause che possono portare all’osteoporosi, che compromette la robustezza dell’osso. Secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute, è stato da poco comprovato che vi è una rapida sottrazione di tessuto osseo che può incrementare il rischio di fratture, specialmente nelle donne in post-menopausa.
