Il prezzo della benzina varia da posto a posto ma a causa dello stop al taglio delle accise sta aumentano sempre di più, rispetto alla “normalità”. Ci sono però delle regioni rispetto ad altre che hanno prezzi più bassi. Andando a fare una classifica, ovviamente è generale e non si tratta di tutti i distributori in circolazione, dato che ognuno decide il prezzo che vuole, ovviamente senza esagerare.
Il Governo, però, per cercare di contenere l’esagerato aumento e che i benzinai se ne possano approfittare ha emanato un decreto trasparenza, con il quale si obbliga tutti gli esercenti ad indicare il prezzo di vendita personale con il prezzo medio, che viene calcolato dal Ministero delle imprese. Questo prezzo viene ogni giorno pubblicato sul loro sito ufficiale. Andiamo quindi a vedere dove conviene di più fare benzina.
Dove fare benzina? Ecco dove costa di meno
Il prezzo della benzina, come abbiamo detto anche prima, ultimamente è aumentato tantissimo. Esistono però delle regioni in cui è possibile far rifornimento ad un prezzo minore rispetto ad altre parti. Al primo posto, per il minor prezzo, troviamo la Basilicata, seguita poi dalla Sardegna e dal Molise. Come regione più cara, invece, abbiamo l’Emilia Romagna e a seguire dalla Lombardia, che hanno prezzi eccessivi. Lo stesso però, vale anche per la Puglia, soprattutto a Taranto.
Il prezzo industriale della benzina, ovvero quello che finisce ai produttori, alle compagnie petrolifere e ai gestori delle stazioni di servizio, incide per il 35,7%sul prezzo finale. Anni fa, nel 2017 era di 0,569 euro al litro, su un prezzo medio di 1,593 euro.
L’accisa e l’Iva invece, pesano insieme il 64,3% del prezzo alla pompa. L’IVA raggiunge i 0,287 euro mentre l’accisa 0,737 euro. Inoltre, dobbiamo specificare che per sommi capi, la situazione è la stessa anche per il gasolio. Il prezzo medio è infatti 1,417 euro ed il prezzo industriale pesa per il 38,4%. Per quanto riguarda invece le imposte, esse arrivano al 61,6%.