Spesso ci si domanda del perché si ingrassa anche mangiando poco, la riposta la si potrebbe trovare nelle intolleranze. Da un punto di vista medico, si tratta di un alimento che crea ostilità al proprio corpo.
I casi più frequenti sono quelli che rivedono il lattosio, lo zucchero racchiuso nel latte e nei suoi derivati e la celiachia in cui la persona non sopporta il glutine presente in molteplici cereali.
Tali sono condizioni che diventano alquanto chiare fin da piccoli e che passano tramite percorsi diagnostici precisi, per esempio nel caso del lattosio il test del respiro, mentre per la celiachia, si deve fare l’esofagogastroduodenoscopia ma anche l’analisi della mucosa duodenale.
Se mangi poco e ingrassi, ecco cosa dovresti controllare subito
Con questo termine andiamo ad indicare delle reazioni avverse quando andiamo ad ingerire un cibo. Questo può essere causato da molte situazioni del tutto naturali. C’è da dire però, che non c’è alcuna correlazione tra l’intolleranza e l’aumento di peso, anche se a volte può sembrare strano.
Però la reazione avversa ripetuta nel tempo dà luogo a fenomeni di tipo infiammatorio che possono facilitare l’insorgere di insulino-resistenza, aggravare l’utilizzo dei nutrienti energetici e agevolare l’aumento di peso.
Oppure può succedere che il paziente confonda erroneamente il gonfiore con l’aumento di peso. Fare una dieta per evitare gli alimenti che ci fanno male è fondamentale. Per cercare di perdere peso è importante sapere gli alimenti che ci possono fare male e soprattutto quali ci possono far ingrassare.
Ovviamente non bisogna osservare un’alimentazione quantitativamente eccessiva, squilibrata, carente o anche sproporzionata. Inoltre, può essere dannoso anche non muoversi spesso e un’alimentazione disfunzionali.
Le intolleranze alimentari devono essere prese e scoperte per i sintomi e non perché si ingrassa. Ciò vuol dire migliorare la qualità della vita, anche se bisogna rinunciare a qualche alimento che ci piace.